libri di lettura · recensioni 2008

trilogia della città di k. di agota kristof

trilogiaquando mi regalano libri son sempre curiosa, forse perchè non me li regala mai nessuno e quindi muoio dalla voglia di vedere che storia mi hanno regalato e se di me hanno capito qualcosa. del gruppo dei pochi che mi regalano libri fanno parte i miei supremi maestri che essendo sommi e supremi non ne sbagliano uno. questa volta è arrivato trilogia della città di k. di agota kristof ed. einaudi. trilogia perchè è composto da tre lunghi racconti: le grand cahier  (il grande quaderno), la preuve (la prova) e le troisième mensonge (la terza menzogna). son libri dove la guerra sembra faccia solo da sfondo ma per me è la protagonista assoluta e tutto il resto le gira intorno. non c’è un’indicazione spaziale certa: probabilmente è l’ungheria, terra di nascita della scrittrice, la temporalità è evidente. le grand chaier è la parte che mi è piaciuta di più: le impressioni fredde, asciutte, edulcorate e crudeli come solo i bambini sanno esprimere, quelle dei gemelli che la mamma è costretta a lasciare ad una nonna odiosa pur di farli sopravvivere. la trama ridotta al minimo è la storia di lukas e claus da quando la mamma li lascia alla fine dei giorni di uno di loro, la sofferenza nella solitudine e nell’abbandono -ma in confronto a la strada questo è un libro allegro- . l’impianto letterario è molto ambiguo e vi fa tirar su le antenne più di una volta per non farvi perdere il bandolo della matassa. rimane l’idea che la storia -soprattutto quella del XIX sec- va letta, riletta, sentita e mai dimenticata e quando la si trova lungo le pagine di un bel romanzo deve farvi pensare che è ancora di un’attualità che non deve però sconcertare. 

16 pensieri riguardo “trilogia della città di k. di agota kristof

  1. A proposito di libri…
    INVITO PER UN CAFFE’ DA ME!!!

    Questo messaggio è per tutti gli amici e amiche, ti invito a prendere un caffè da me,se ancora non hai deciso cosa regalare ai tuoi bambini, per la befana, oppure vuoi fare un regalo di Natale retroattivo o postumo, ti propongo:
    – Un libro di di circa sessanta racconti brevi, alcuni introvabili, di Stefano Benni a ogni racconto è allegata una bella immagine e una poesia in romanesco di Aldo Fabrizi puoi scaricarli dal blog,(vedi etichette-racconti) stampare in carta filigranata o cartoncino leggero e a colori, farlo rilegare e regalarlo, ne puoi stampare quante copie vuoi, farai un figurone, sono tutti racconti bellissimi, i beneficiati da questo regalo ti saranno grati a vita, una condizione ci sarebbe: che insieme a questa operazione, che ha il solo costo della carta e della rilegatura, ti metti in tasca una ventina di euri, ti rechi alla prima libreria Feltrinelli e acquisti un libro di Benni, io per esempio consiglio Margherita Dolcevita, che sto rileggendo e metterò alcuni estratti nei miei post, tutti i giorni fino alla befana, oppure Achille piè veloce che ho appena letto, ma se non li trovi puoi acquistare un qualsiasi suo racconto a scatola chiusa, ti prego di acquistarne almeno uno, Stefano Benni è uno dei più grandi autori italiani viventi, è tradotto in moltissime lingue, lo leggono in tutto il mondo e qui in Italia non è conosciuto come merita, forse perché dà fastidio a qualcuno? Boh, meglio non indagare; faccio tutto questo perché credo che chi comincia a leggere Benni non se ne separa più, io lo leggo da oltre trenta anni, dovrebbe essere studiato a scuola
    – Un calendario di Stufa un’amica splinder che lo ha messo a disposizione con tutti e dodici i mesi, lo puoi stampare a colori come sopra, se contatti Stufa e chiedi dei lavori di grafica, anche lei ne sarebbe lieta, almeno vedrebbe ripagato il suo calendario
    Adesso ti lascio con il seguente invito:
    Ciao, questo è un messaggio di auguri per il nuovo anno, spero vivamente che sia di buon auspicio, ti mando un piccolo estratto del mio post del 31 dicembre: Questo paese ha venduto la sua varietà, la sua meravigliosa bastardaggine, il suo sangue di mille colori, in cambio del privilegio di sedere coi più forti, che forti non sono, sono soltanto più armati e disperati. Un paese che ha tutto, meno il pane della dignità e il vino della speranza. Un paese di governanti che odiano chi è più debole eppure è più vivo di loro, chi non ha potere eppure ha più futuro di loro. Di miserabili che non vogliono essere giudicati, ma sono già nell’inferno della storia. (Stefano Benni)
    Sono convinto che questo paese guarirà, nonostante la teppa che lo tiene imprigionato, e questo 2009 potrebbe essere di vera svolta!
    Buon anno
    Nino

  2. “che cos’è la vita? per me una quantità minima di idee. le idee mi tiranneggiano. le idee del mio superego geloso da stronza regina. quel che dovrei, quel che mi toccherebbe.” sylvia plath didilla.ghini@gmail.com

    come si spiega che molte ragazze/donne si vedono col diadema in testa? e perchè si danno della stronza compiaciute da sole? tu perchè?

    ma dove stanno più quei maschi di una volta che di fronte a simili uscite persistevano imperterriti e rodolfi valentini invece che darsela come ora?

    qualche mia ex diceva le cose che sono nel tuo profilo ed io le lasciavo dire. ma francamente questa visione autarchica-egocentrica o monarchica da delirio non l’ho mai compresa.
    ma chi mette nella testa queste idee?
    …Eleanor Rigby?
    ;-)

  3. L’ho ricevuto in regalo anch’io per Natale, lo leggerò appena terminato “La versione di Barney” Di Mordecai Richler.
    Il tuo post ha aumentato la mia voglia di leggerlo al più presto…
    A proposito, buon anno! ;)

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